venerdì 22 luglio 2011

Sceneggiate Napoletane

Stamattina mentre ero in pullman per tornare a casa, controllando Twitter leggevo un cinguettio di Sky Sport 24: "Lavezzi uno scapigliato, Messi un cretino". Parola di De Laurentiis.




In poche parole, il caro presidente napoletano ha sfogato tutta la sua rabbia nei confronti della Copa America. Niente di nuovo in realtà, visto che già qualche giorno fa aveva tuonato che avrebbe fatto causa all'Uruguay qualora avessero fatto giocare Cavani infortunato.



In questa occasione le critiche le ha rivolte soprattutto alla Nazionale argentina e in particolare a Messi, definendolo un cretino, poichè, a detto sua, avrebbe dovuto rifiutare di partecipare alla Copa essendo questa, sempre secondo il DeLaurentiisPensiero, una manifestazione in cui far giocare gli Under da mettere in vetrina, vista l'impossibilità di imbastire una squadra reale e compatta in così poco tempo.

Insomma, dopo le maschere di Inler e Aronica, le dichiarazioni sul presunto valore di Hamsik di 100 milioni e i paragoni tra la volontà di dare sempre il meglio nel calcio e una prestazione orgasmica, sembra che De Laurentiis stia facendo convergere sempre più il suo volto calcistico con quello cinematografico.

Non essendo una tifosa del Napoli non è di certo un mio problema, ma con queste sceneggiate anche una squadra forte e ben organizzata, come ha dimostrato di essere il Napoli, perde un po' in credibilità...




martedì 19 luglio 2011

Semifinali

Vi riporto il contenuto del mio primo articolo per il sito Vavel.com nella sua nuova edizione italiana:


I quarti di finale che si sono disputati il 16 e il 17 luglio scorsi hanno visto infrangersi le speranze delle Big, che avevano stentato ad imporsi nella fase a gironi, e accendere quelle delle altre nazionali che nonostante lo svantaggio sulla carta non si sono mai arrese.
Argentina – Uruguay, l’Albiceleste contro la Celeste. El Clasico della Copa in questa occasione si è risolto a favore della Nazionale di Forlan e compagni. La partita, che dopo i tempi supplementari era rimasta bloccata sul risultato di 1-1 (reti di Perez e Higuain), è terminata infatti con la vittoria dell’Uruguay ai calci di rigore per 5-6, con rigore fallito da Carlitos Tevez per l’Argentina. La prima sorpresa dunque è proprio relativa all’eliminazione della squadra di Leo Messi; eliminazione che comunque non costa il posto al ct Batista, che non è intenzionato a lasciare la panchina della nazionale.
Colombia – Perù: i colombiani che venivano dati per favoriti, hanno dovuto cedere di fronte al Perù del Capitano Vargas. In una partita sostanzialmente equilibrata ma ugualmente emozionante, la Colombia non è fortunata e nel secondo tempo sbaglia anche un rigore con Falçao, e i tempi regolamentari terminano sullo 0-0. Si va quindi ai supplementari, in cui il Perù di Markarian conquista una semifinale storica, prima con Lobaton e poi con il raddoppio di Vargas, protagonista per tutta la partita del tandem d’attacco con Guerrero.
Tra Brasile e Paraguay a vincere è il catenaccio, dato che la nazionale di Mano Menezes  prova costantemente a sbloccare il risultato con Pato, Robinho e Neymar, ma grazie alla difesa e soprattutto al portiere Villar il Paraguay resiste per 120 minuti senza prendere gol. Si gioca tutto ai rigori quindi, ed è in questa occasione che il Brasile deve abbandonare la prospettiva di conquistare la sua terza Copa: Elano, subentrato a Pato, sbaglia il primo rigore, ma quando anche il Paraguay sbaglia il primo tiro dal dischetto la situazione sembra ancora recuperabile. Ma non va così: il Brasile infatti fallisce quattro rigori su quattro e torna a casa.
L’ultima sorpresa arriva dal Cile: la squadra rivelazione della fase a gironi, che contava in rosa i pezzi pregiati del mercato Sanchez (ormai praticamente del Barcellona) e Vidal, dopo aver agguantato il pareggio grazie al ritrovato Suazo, deve arrendersi alla sconfitta a causa del  raddoppio della Vinotinto con Chichero.
La prima semifinale si giocherà questa notte a La Plata, tra Perù e Uruguay. Una nota positiva per gli uruguaiani: qualunque sia il verdetto la finale sarà un po’ Celeste, dato che alla guida del Perù troviamo il tecnico di Montevideo, El Mago Markarian. Mercoledì 20 luglio invece, dalle ore 2.45 (ora italiana), sarà possibile assistere alla sfida tra Paraguay e Venezuela, in diretta da Mendoza.


domenica 17 luglio 2011

Sangue RossoBlu

Mentre il mondo calcistico ad alto livello è alle prese, da un lato, con la fase saliente della Copa America, dall'altro, dai ritiri iniziati un pò per tutte le squadre, oggi io mi dedico alla mia realtà cittadina.


Vi dicevo già tempo fa, nel post in cui parlavo di stadi, del bellissimo stadio della mia città, il Riviera delle Palme, e di quanto sia sentito il tifo dalle nostre parti.



Proprio per questo vi riporto le parole pubblicate sul sito ufficiale dall'ufficio stampa della Sambenedettese riguardo al piano marketing 2011-2013:

"La Samb è la Samb...è la Serie B... è il Ballarin... è Ripa, Valà, Chimenti eccetera! ebbene si la Samb è anche questo ma il presente e gli ultimi 20 anni parlano chiaro. La Samb per gran parte della gioventù d'oggi è la Serie D, è una nave alla deriva che affonda ogni tre anni, è qualcosa di instabile che ti entra nel cuore ma che poi ti fa star male. Poche gioie e tanti dolori. Sono parole molto negative ma rispecchiano la realtà dei fatti ed allora non dobbiamo più vivere di ricordi ma lavorare per far si che ci siano nuovi campionati di Serie B da vivere, da raccontare, che torni ad esserci l’entusiasmo di una volta, che quando si pronunci la parola “Sambenedettese” sul volto delle persone nasca un sorriso di felicità e non una smorfia di rifiuto."

Samb Milan 1985

Ecco perché il responsabile marketing Maurizio Spazzafumo sta lavorando, ecco perché tutti noi della U.S. Sambenedettese stiamo lavorando quotidianamente in questa torrida estate. Certo non è facile per il popolo sambenedettese tornare a credere nella Samb perché 3 fallimenti (o due e mezzo che siano) lasciano nel cuore una cicatrice indelebile, ma se si vuole rialzare questa realtà bisogna mettere da parte il pessimismo e cominciare a credere in un progetto…ed allora ecco il nostro progetto:
PIANO MARKETING 2011-2013
LA SAMB CHE VORREI…
Innanzitutto l’obiettivo primario è quello di rimettere la Sambenedettese al centro della città di San Benedetto del Tronto. In realtà fisicamente già lo è poiché lo stadio si trova proprio a metà tra la parte nord e quella sud della città, ma ormai da anni la società è ai margini dei vari contesti cittadini. Da anni la Samb, e tutto ciò che la riguarda, come lo stadio “Riviera delle Palme”, sono divenuti un PROBLEMA invece che una RISORSA. Per questo la società rossoblù è sprofondata sempre di più.
L’ARMA IN PIU’
Ora la Samb, e di conseguenza San Benedetto, hanno un arma in più per ripartire. Stiamo parlando proprio del nostro stadio. Una struttura che dal prossimo fine agosto diverrà un contenitore di eventi per qualsiasi attività economica locale e dunque non solo per il nostro club.
COSA FAREMO?
Cercheremo di contattare tutte le attività economiche del territorio e far capire loro che il nostro club può RICEVERE e DARE vantaggi all’economia locale. Turismo, Commercio, Edilizia, Banche, Fonti rinnovabili possono e devono crescere assieme alla Sambenedettese. Chiederemo ai giovani imprenditori operanti nel settore del Turismo e dell’ intrattenimento di acquistare parte delle quote per generare una società attraverso la quale si possano gestire importanti eventi (concerti, sfilate, rappresentazioni teatrali, amichevoli calcistiche o di altri sport)
LO STADIO
Ecco perchè investiremo ancora nel Riviera delle Palme. Installeremo i seggiolini in tutti i settori, creeremo un’area hospitality e poi daremo spazio alle idee delle aziende locali. Ci sono quattro torri inutilizzate ed inutili dentro il perimetro dello stadio che possono essere sfruttate dalle aziende edili per svariati progetti, del resto il “Riviera delle Palme” è vicino a snodi stradali importanti, in un area strategica da ridefinire anche in seno al nuovo piano regolatore e quindi perché non vedere insieme come sfruttarla al meglio per bene di tutti?
GREEN ECONOMY
Chiederemo alle imprese della Green Economy di acquistare e realizzare una società che possa gestire il tetto dello stadio ed eventualmente altri tetti di edifici Comunali per l’installazione di pannelli fotovoltaici, i famosi 3MGW

SCUOLA CALCIO
Dobbiamo ripartire da una scuola calcio nuova, moderna, affiliandoci alle piccole società dei nostri quartieri ed a quelle delle zone limitrofe. Questo perché i giovani d’oggi, oltre ad essere i possibili campioni del domani, saranno sicuramente i genitori del domani, i nonni del domani, gli zii del domani e fidelizzarli alla Sambenedettese vuol dire tramandare questo attaccamento.
E LA COMUNICAZIONE?
Sarà ampliata e permetterà non solo alla Samb di far sentire la propria voce ma anche alle aziende che affiancheranno il loro brand al nostro. Tra pochi giorni nascerà il SAMB CHANNEL, una tv 24 ore no stop che permetterà al tifoso di vivere ogni lato della famiglia Samb. Ci saranno trasmissioni sulla prima squadra, sul settore giovanile e sul passato. Si darà spazio ai tifosi ed agli sponsor che potranno dire la loro sempre e comunque.
Nascerà il nuovo giornalino ufficiale del club che verrà distribuito in città ed allo stadio.
VALORIZZAZIONE DEL BRAND SAMB
Chiederemo alle aziende cittadine di collaborare con noi e di unire il logo della Samb ai loro prodotti, ad esempio una ditta di vini potrebbe inserire il logo della Samb nell’etichetta, la stessa cosa potrebbe farlo una ditta di surgelati o qualsiasi altro prodotto. Il marchio Samb deve capeggiare il più possibile nella nostra città e nel nostro territorio
L’IMPEGNO NEL SOCIALE
Continueremo ad impegnarci in molte attività inerenti il sociale come ad esempio il progetto “I valori scendono in campo” o ripetendo la giornata del donatore insieme all’AVIS.
LE STRUTTURE D’ALLENAMENTO
Cercheremo di realizzare finalmente delle strutture dove la prima squadra e le giovanili possano svolgere i loro allenamenti senza essere costretti ad un vero e proprio nomadismo per i vari campi della zona. Una cosa gravissima che da anni viene denunciata ma non risolta.
UN COLLOQUIO CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Ed infine cercheremo di costruire un legame con la pubblica amministrazione, un’unione utile a far capire anche ai nostri politici che la Samb non è un loro problema ma una loro risorsa. Che la Samb può essere un grosso veicolo pubblicitario per San Benedetto soprattutto se riportata nel calcio che conta.
Ecco per tutte queste idee, per provare a realizzarle tutte o almeno il più possibile noi chiediamo l’aiuto di tutti i cittadini, perché riteniamo giusto abbattere il torpore che ha avvolto questa città e la sua squadra di calcio…noi crediamo che questa scommessa possa essere vinta e ci auguriamo di convincere i sambenedettesi a crederlo 
assieme a noi.


A parole il progetto è buono, ambizioso ma sempre con i piedi per terra, anche perchè la Sambenedettese ha presentato regolarmente la domanda d'iscrizione valida per il Campionato di Serie D 2011/2012.
Non ci troviamo quindi di fronte ad una gestione spettacolare che però potrebbe sparire da un momento all'altro, ma piuttosto al tentativo di costruire basi solide per poter poi risalire.

Dunque non posso che fare l'in bocca al lupo alla società e anche alla squadra che inizierà il ritiro il 21 luglio.








giovedì 14 luglio 2011

Una notte da leoni

Mentre in Italia buona parte della popolazione si sarà divisa tra chi era impegnato in un sonno di bellezza e chi si godeva un'uscita estiva, in Argentina si è conclusa la fase a gironi della Copa.


Se riguardo al risveglio del gigante argentino vi ho aggiornato in tempo reale, ora vediamo cosa è accaduto negli altri due gironi.


GIRONE B
Ieri notte finalmente ci sono stati fuochi d'artificio anche qui, dopo i tre pareggi in quattro partite delle prime due giornate. 


Il primo match della serata è Paraguay-Venezuela, con la Vinotinto subito in vantaggio per poi chiudere il primo tempo in pareggio; ma il vero spettacolo è nel secondo tempo, con il Paraguay che all'85' raggiunge il 3-1 dopo aver già segnato il gol della rimonta al 62' con Barrios. Quando ormai la partita sembra chiusa in due minuti il Venezuela agguanta un pareggio impossibile, e con esso la qualificazione ai quarti come seconda del girone, lasciando al Paraguay un terzo posto che lo tiene in gara si, ma lo proietta alla sfida con il Cile.



L'altra gara è quella tra Brasile ed Ecuador: anche i verdeoro come l'Argentina hanno steccato le prime due partite, arrivando a giocarsi un posto ai quarti all'ultima partita del girone.
Finalmente si assiste ad una competizione avvincente, a suon di quei gol che sono mancati all'esordio.
Il Brasile passa in vantaggio con Pato, che gioca nonostante i dubbi del prepartita, e rischia di raddoppiare con Robinho che però colpisce il palo. Gol mangiato, gol subito: arriva il pareggio dell'Ecuador con Caceido e le squadre vanno negli spogliatoi sul punteggio di 1-1.




Il Brasile torna in campo con la consapevolezza di dover vincere, e ci prova con Neymar, che firma il 2-1, ma anche in questa occasione non tarda ad arrivare la risposta del Venezuela con il secondo gol di Caceido, e la situazione torna punto e a capo.

La Seleçao non ci sta, e nella partita delle papere (doppiamente colpevole Julio Caesar sui gol del pareggio ecuadoregno) complice una respinta di Elizaga arriva Pato e la mette in rete, siglando la doppietta personale e dedicando i gol alla fidanzata Barbara Berlusconi.
A chiudere la partita sul risultato di 4-2 arriva la rete di Neymar, mettendo a segno la terza doppietta della serata. 


Il Brasile vince e chiude da prima del girone. Oltre ai finalmente decisivi Neymar e Pato, grazie all'ottima prestazione con tanto di assist torna ad occupare il suo spazio nell'olimpo brasiliano l'interista Maicon.


GIRONE C
Dopo aver sfornato il calcio migliore della Copa America mentre tutte le altre dormivano, stavolta i risultati arrivano, ma senza sorprendere.

La Celeste riesce a qualificarsi battendo un Messico poco stimolante con il minimo indispensabile, un 1-0 firmato Alvaro Pereira, sostituto di Cavani fuori per un problema in ginocchio che lo mette in forse anche per i quarti.

Il Cile invece, certo della qualificazione, non rischia col Perù, ma riesce comunque ad agguantare la vittoria con un autogol nei minuti di recupero di Carrillo, che ad ogni modo non preclude ai peruviani, che si sono presentati senza Guerrero e Vargas, l'ingresso ai quarti. 

Ecco dunque come si presentano i quarti:
  • Colombia - Perù 16 Luglio
  • Argentina - Uruguay 16 Luglio
  • Brasile - Paraguay 17 Luglio
  • Cile - Venezuela 17 Luglio
Una notte da leoni insomma.
Specie in questi giorni in cui quella del Re della Savana è un'immagine tornata in voga,se si guarda alla presentazione di Inler escogitata da De Laurentiis...



martedì 12 luglio 2011

Messi alle strette

Si è conclusa poco fa l'ultima partita del Girone A di Copa America, che vedeva in campo la padrona di casa Argentina con la sorpresa Costa Rica, che aveva vinto la precedente partita con la Bolivia.


La Selección è obbligata a vincere, dopo i due stop della prima partita con la Bolivia e della seconda con la Colombia, incontri in cui il pareggio è sembrato addirittura un buon risultato.
Ma soprattutto lui, Lionel Messi, Pallone d'oro e nuovo idolo del calcio mondiale, non può permettersi di sbagliare.





Lui infatti è stato il più criticato, perchè dopo aver vinto tutto con il Barça, ancora non è riuscito a dimostrare il suo valore con la nazionale. Lui che nelle riprese fa vedere che non canta l'Inno, perchè è troppo concentrato. Lui che deve portare il peso del confronto con l'eroe argentino di ieri, Maradona (che oltretutto ha avuto un incidente d'auto nella notte ma sta bene)

E stavolta l'Argentina non delude, finalmente. L'arbitro infatti fischia la fine dell'incontro sul 3-0, che permette agli argentini di passare al secondo posto del girone, senza doversi preoccupare di un eventuale ripescaggio come migliore terza (sorte che potrebbe toccare al Brasile).

E' una buona Argentina quella che scende in campo contro la Costa Rica, squadra nettamente inferiore nonostante alcune buone giocate di Campbell: l'albiceleste cerca il gol per quasi tutto il primo tempo, e sciupa tanto, ma alla fine a porta vuota ancora il Kun la mette dentro, e si può andare negli spogliatoi con una consapevolezza diversa.

Il secondo tempo è tutto per la Seleccion, si parte subito con il raddoppio di Aguero su splendido assist di Messi, e si prosegue con il terzo e ultimo gol di Di Maria.



I tifosi dagli spalti finalmente possono tornare a gridare, gioire, sperare.

Qualche valutazione:
  • Ottimi: Gago, nel primo tempo non sbaglia un pallone ed è un pò la rivelazione della partita; Di Maria, aiuta tantissimo a costruire il gioco e sigla anche il definitivo 3-0; Messi, finalmente riesce a fare le sue giocate da campeon, si spende per la squadra e manca solo il gol; Aguero, che nonostante qualche spreco iniziale, sblocca la partita.
  • Buoni: Burdisso, che sale ad aiutare sulle palle inattive e becca anche l'incrocio dei pali; Zanetti e Zabaleta, che salgono sulle fasce e aiutano.
  • Non Brillanti: G.Milito, si vede poco e quel poco non è significativo, anzi; Higuain, che ci prova tanto ma non riesce mai a concretizzare, sbaglia troppi gol quasi fatti.
Inoltre da segnalare l'ingresso di Pastore, gioiellino palermitano ancora per poco, dato che ieri Zamparini ha affermato che al 99% lascerà i rosanero, che finalmente riesce a giocare almeno un pò.

Bella partita si, ma c'è ancora molto da fare... avanti tutta adesso!


sabato 9 luglio 2011

9 Luglio 2006

Oggi non voglio scrivere nulla più di questo. Credo che le immagini parlino da sole.














giovedì 7 luglio 2011

Fiori rosa, fiori celesti

Pochi giorni, tanto rosa, tanto celeste.


Partiamo dal rosa tenue, quello della Gazzetta dello Sport: dopo le dichiarazioni di Palazzi sul presunto coinvolgimento dell'Inter nell'inchiesta Calciopoli con l'accusa di illecito sportivo, il presidente Moratti si infuria col maggiore quotidiano di Sport nazionale. Queste le parole del presidente sugli attacchi della stampa:  "Questa l'ho trovata una cosa molto antipatica, soprattutto perchè io avevo l'abitudine di leggere questo giornale rosa che invece, adesso, purtroppo deciderò di non leggere più perchè è stato talmente determinante e duro l'attacco, duraturo e calcolato, che sarebbe di cattivo gusto da parte mia continuare a soffrire in questa maniera". 



Non tarda ad arrivare ovviamente la risposta della Gazzetta, con un editoriale del Direttore:
<<A Moratti, che continuo a considerare un galantuomo nonostante le accuse gravi e ingiustificate che mi riserva, chiedo solo di meditare su un passaggio delle sue dichiarazioni. Quello in cui, dopo aver evocato in toni altissimi la memoria di Facchetti, addebita a me e alla Gazzetta la paternità di un attacco "determinante, duro, duraturo e calcolato contro di noi e quindi a favore di qualcun altro", ovvero "non un'opinione ma una politica calcolata dalla direzione del giornale". >>
Al via dunque una discussione tutt'altro che a tinte rosa, anzi, rosso fuoco.
Decisamente un altro punto di rosa quello della seconda maglia della Juventus, presentata ieri insieme alle altre della prossima stagione nella nuova casa dei Bianconeri.
Ad indossare la maglia rosa, "estremamente particolare" a detta di Quagliarella (un modo gentile per dire che nun se pò guardà), il neoacquisto Andrea Pirlo, che ha ribadito di essere convinto della sua scelta e di voler riportare la società ai fasti che l'hanno sempre contraddistinta.

Senza offesa per il buon Pirlo, ottimo giocatore ma non di certo un campione in quanto a bellezza, visto che già la maglia non è uno splendore, non potevano farla indossare, tra i presenti ieri, a Marchisio o Quagliarella? Vi assicuro che l'effetto è un pò diverso, e ve lo dimostro:




Poi non dite che non ve l'avevo detto...

Tornando a fare i seri, occupiamoci ora delle sfumature celesti: mentre in Italia era piena notte, in Argentina si giocava la seconda partita delle tre del Girone A per i padroni di casa. Batista conferma il tridente schierato nel primo incontro e ancora una volta si è trattato di una scelta che non ripaga.
Il match infatti non va oltre lo 0-0: la Colombia, tecnicamente superiore alla Bolivia che pure aveva messo in difficoltà la nazionale di Messi&Co., non permette a quest'ultima di riscattarsi.

Il due volte Pallone d'oro Leo Messi sembra un altro quando gioca in Nazionale; Tevez non riesce mai ad essere incisivo; Aguero fa il suo ingresso nel secondo tempo, ma non può sempre sperare di risolvere la partita, e in questo non lo aiuta nemmeno Higuain, anche lui entrato nella seconda parte del gioco, ma che almeno ci prova. Unico a risplendere di luce propria sembra essere Romero, che in più di una occasione riesce a salvare il risultato. 


Si dice che quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare: una cosa è certa, l'Argentina ora non può più scherzare.


Ultima ma non ultima, più azzurra che celeste, c'è una news che rimbalza nella notte: Pozzo ha fatto sapere di aver ricevuto una offerta economica importante da parte di De Laurentiis per Alexis Sanchez. La telenovela che ha come protagonista il cileno quando finirà? 







martedì 5 luglio 2011

Copa Sorpresa

Ieri notte si sono giocate le ultime due partite di questa prima giornata di Copa America: Uruguay - Perù e Cile - Messico. Andiamo dunque ad analizzare i risultati dei tre gironi:

  • Girone A: nel girone dell'Argentina padrona di casa, arriva la prima sorpresa, a tre punti c'è solo la Colombia che ha battuto per 1-0 la Costa Rica. Le stelle dell'attacco argentino infatti non hanno brillato a sufficienza, forse anche perchè mal supportate dal centrocampo, e per agguantare il pareggio con la Bolivia inaspettatamente in vantaggio con Edivaldo (ma soprattutto per errore di Banega), bisogna attendere l'ingresso di Aguero (analizzato già qui) al posto del Pocho Lavezzi (grandi numeri e corsa, pochissima mira)
  • Girone B: unico girone in cui tutto è rimasto invariato. Il Paraguay infatti pareggia a reti inviolate con l'Ecuador, mentre ai Verdeoro nulla è servito schierare il tridente Robinho-Pato-Neymar, spento come l'obiettivo di mercato del Milan, Ganso, perchè non si va oltre lo 0-0 con i vinotinto.

  • Girone C: qui troviamo l'unica delle favorite che non sbaglia, il Cile del gioiellino Sanchez, che nonostante il primo gol del Messico riesce a rimontare il risultato con gol di Paredes e del nome caldo del mercato Vidal. L'altra grande del Girone invece si trova a giocare un match agguerrito contro un Perù trascinato da Guerrero: sebbene abbia avuto più occasioni neanche l'Uruguay riesce andare oltre il pareggio sul risultato di 1-1 maturato grazie al gol di Suarez.

Tralasciando i casi di Aguero (per il quale ora più che mai l'Atletico non abbasserà il prezzo di cartellino), di Vidal (anche le sue quotazioni salgono sul mercato) e Suarez, per i grandi nomi dunque non è stata certo "buona la prima". Buone prestazioni invece, a mio avviso, quelle di Marcelo Moreno Martins made in Bolivia e di Paolo Guerrero, che oltre al gol dell'iniziale vantaggio ha sfiorato il raddoppio.

Stasera si riparte con Argentina-Colombia: chi la spunterà?


venerdì 1 luglio 2011

Argentina - Italia 0-0

Oggi giornali e tg sportivi, tra i vari argomenti, sembrano finalmente essersi svegliati riguardo ad una questione che mi sta a cuore da tempo: è davvero così indispensabile l'acquisto di Aguero quando, tra le possibilità, si presenta l'acquisto di Giuseppe Rossi?


Sergio Aguero, classe 1988, meglio conosciuto come el Kun, ormai da mesi ha fatto presente a tutti di voler porre fine alla sua esperienza con l'Atletico Madrid.


El Kun, argentino di nascita (ma stasera parte dalla panchina per lasciare spazio a Carlitos Tevez), genero di Maradona, è la punta pregiata dei colchoneros, ed è tenuto d'occhio dai cugini del Real, ma proprio per la rivalità tra i due club, è difficile il suo arrivo alle merengues.
Infatti al momento l'agente del giocatore ha rivelato che l'unico club che abbia realmente fatto una proposta sia proprio la Vecchia Signora.
Nonostante la riluttanza iniziale del giocatore che avrebbe preferito una squadra impegnata in competizioni europee, sembra che tra il club di Torino e il giocatore sia stato raggiunto un accordo di massima, anche grazie all'aumento del tetto massimo per l'ingaggio di un top player pianificato in CdA.

Il problema però resta la clausola rescissoria, fissa a 45 milioni di euro, per la quale l'Atletico non sembra intenzionato a fare sconti (sebbene domani inizino i saldi!). 
L'offerta della Juventus è per ora ferma a 35 milioni più eventuali contropartite tecniche, ad esempio Tiago appena rientrato dal prestito proprio nel club di Madrid. 

Il ragazzo è certamente un giocatore di qualità, giovane e quindi con ulteriori margini di miglioramento ma...
E' davvero così necessario il suo acquisto per i bianconeri?

L'alternativa (che per alcuni sembra essere spuntata solo oggi... mah), potrebbe essere Giuseppe Rossi.


Il ragazzo, anche lui attaccante fuoriclasse della Liga, attualmente sotto contratto con il Villareal, si è fatto valere sia in campionato che in Europa League.

L'ottima annata in Spagna ha fatto sì che si guadagnasse la chiamata per la Nazionale da parte di mister Prandelli: è' stato infatti uno dei gioielli che ha guidato l'Italia ai successi in vista della qualificazione al prossimo europeo (come a Modena contro l'Estonia).

L'agente Pastorello inoltre ha confermato ieri che il Barcellona non è più in corsa per il giocatore visto l'imminente arrivo di Sanchez, con il quale si sta ancora trattando, e il possibile ritorno di Fabregas.

A questo punto, facciamo due conti:
  • c'è solo un anno di differenza tra i due (Rossi è infatti del 1987)
  • dal punto di vista delle reti fatte in campionato la differenza è solo di due gol (20 del Kun contro i 18 di Pepito) senza contare i gol in ulteriori competizioni
  • Rossi ha già giocato nel campionato italiano e ci tornerebbe volentieri, anche se sta bene al Villareal
  • ultimo ma non ultimo, il costo di Rossi dovrebbe aggirarsi tra i 30 e i 40 milioni, trattabili, a fronte dei 45 al momento non trattabili del Kun
Detto questo, voi chi scegliereste? Alla Juventus l'ardua sentenza.

Personalmente, credo che la mia preferenza per Pepito sia chiara.

Dopotutto come si fa a non voler bene ad un giocatore che dice che forse in Italia non lo chiamano perchè è bruttino? Adorabile!!!