martedì 31 maggio 2011

Con Te (Ri)Partirò

Oggi finalmente è avvenuta la presentazione ufficiale del nuovo allenatore, Antonio Conte.


Per chi ha la Juventus nel sangue, non è un semplice cambio dopo un anno difficile, non si tratta dell'ennesimo allenatore in pochissimi anni. E' un tuffo nel passato, e un motivo di gioia, oltre che di speranza.

Antonio Conte infatti è stata una bandiera, una di quelle 50 stelle presenti nel nuovo stadio, un Capitano che con la Juventus ha vinto tutto il possibile.



Conte, oggi, dopo l'addio al calcio giocato nel 2004, finalmente torna nella sua Juventus come allenatore, ma non solo per l'amore per la maglia, ma perchè crede nel progetto da realizzare, come ha voluto precisare in conferenza stampa.

E a far sperare, ci sono anche i numeri: Conte arrivò alla Juventus da giocatore nel 1991, dopo la stagione targata Maifredi in cui la Juventus si ritrovò fuori dall'Europa; torna a Torino vent'anni dopo, con una situazione analoga. Sarà un caso? Sembra che i Conte tornino....


E come ha detto il Capitan Del Piero "Bentornato Antonio. Benvenuto Mister Conte"!






domenica 29 maggio 2011

Afferrare una stella

Chi ama il calcio non poteva non rimanere a casa ieri sera, per quello che ogni anno resta sempre l'avvenimento più atteso, ossia la finale di Champions League.
Quest'anno a contendersi il titolo c'erano il Barcellona dei tre candidati al Pallone d'Oro, e il Manchester dell'ormai intramontabile Ferguson. Una sfida, almeno sulla carta, all'ultimo sangue, viste le motivazioni di entrambe, ma soprattutto dei reds che avevano sulle spalle il peso della finale persa due anni prima.


All'inizio è il Manchester a fare la partita, impedendo ai blaugrana di uscire dalla propria area e di costruire il gioco. Il pressing iniziale funziona, ma solo per un quarto d'ora; da quando il Barcellona pian piano riprende il possesso palla, è Van Der Sar (40 anni e un addio al calcio nella partita più importante) a dover preoccuparsi, lasciando per un pò a riposo Valdes. Il primo gol arriva circa alla mezz'ora, con Pedro su assist di Messi.
Ma quando ormai il Barcellona sembra sulla strada della vittoria, arriva Rooney a spiazzare Valdes e a rimettere tutto in discussione. Si chiude dunque il primo tempo in parità.

Il secondo tempo è ben diverso: già da subito si vede la differenza, è il Barcellona a condurre e fa del pallone quel che vuole. Le speranze dei Devils cominciano a vacillare quando Messi la mette dentro con un gol alla velocità della luce, che non dà la possibilità a Van Der Sar di coordinarsi. 
Al momento del terzo gol, un pallonetto capolavoro di Villa, è chiaro che non c'è più niente da fare.

Triplice fischio e il Barcellona è campione, e forse qualcosa di più. E' la favola del calcio moderno, una squadra inarrivabile. E l'immagine di questa marcia in più ieri ce l'ha data Abidal, che dopo aver combattuto contro un tumore, alza la Coppa con la fascia di Capitano.







mercoledì 25 maggio 2011

E casomai non vi rivedessi, buon pomeriggio, buonasera e buonanotte!

La serie A se n'è andata senza sorprese, tra gioie e dolori. E' stato un anno estremamente combattuto, che ha visto un nuovo equilibrio tra le varie squadre: lo testimoniano le posizioni raggiunte da Napoli e Udinese, o la retrocessione di una Sampdoria che a inizio stagione lottava addirittura per la Champions League.
Tutto ciò ha fatto di certo crescere la competizione, ma ha anche dimostrato la crisi delle grandi: il Milan è riuscito ad imporsi per cinismo e cattiveria, ma non sempre ha mostrato il miglior gioco del Campionato; l'Inter, dopo aver vinto tutto nella passata stagione, ha perso le motivazioni; la Juve sembra non riuscire a venir fuori dal periodo nero post Calciopoli; la Roma nonostante l'organico di qualità non riesce a trovare la dimensione di vera squadra, forse anche per le vicissitudini legate alla presidenza, e così via.
Insomma, anche nel calcio non ci sono sconti: c'è "crisi"!




Ad ogni modo, da bianconera non posso che tirare un sospiro di sollievo per la fine.
Sempre riguardo la Juventus, è mio dovere spendere due parole sull'amichevole di lusso che si è giocata ieri sera: all'Old Trafford è andata in scena una sfida dai sapori forti, tra Manchester United e Juventus, per celebrare l'addio al calcio del capitano dei Red Devils Gary Neville.
Atmosfera splendida, vivibile, piacevole, visto il grande supporto alla squadra di casa per festeggiare il capitano, e il rispetto per i bianconeri, ripagati dagli applausi.
La partita, che aveva visto i Reds in vantaggio per quasi tutto il primo tempo, si è conclusa con un risultato ribaltato, grazie ai gol di Pepe (uno dei pochi confermati a fine stagione), al termine del primo tempo, e di Giandonato, promessa abruzzese del vivaio juventino, su punizione: una punizione alla Del Piero (sostituito da Boniperti Jr.), o alla Beckham, che per l'occasione è tornato a vestire la maglia del Manchester.



Grandissima emozione per questo ragazzo, classe '91 come l'altro compagno Boniperti, nipote dell'indimenticabile Giampiero Boniperti (come si può scordare il Trio Magico che formava con Sivori e Charles?)

Che sia arrivato il momento di tornare a puntare sui giovani?


Intanto i tifosi oggi possono godersi la conferenza stampa di presentazione di un altro campione che vestirà la maglia bianconera, Andrea Pirlo.


domenica 22 maggio 2011

Questo è Real-mente uno spettacolo!

Domani l'ultima di campionato andrà a sciogliere i pochi nodi rimasti: il Milan infatti ha anticipatamente guadagnato il suo diciottesimo scudetto, con tanto di esibizione di Boateng per i festeggiamenti;
la Champions è quasi scritta, con Inter e Napoli già sicure; lo stesso dicasi per l'Europa League con la qualificazione del Palermo in virtù della conquistata finale di Coppa Italia; in serie B infine andranno Bari, Brescia e Sampdoria.

Nel frattempo però, per non farmi mancare nulla, ho avuto il piacere di gustarmi la gara del Real Madrid con l'Almeria, squadra già retrocessa, cosa che però non ha influito in termini di spettacolo sulla partita.
Infatti il Real si è imposto travolgendo gli avversari con un sontuoso 8-1, con tripletta di Adebayor, doppiette di Benzema e Cristiano Ronaldo e un ulteriore gol, su assist di quest'ultimo, del giovane Joselu.

Un risultato importante soprattutto per il portoghese Pallone d'Oro, che raggiunge quota 40 gol e diventa il più grande marcatore in una sola stagione della Liga.
Se pensiamo che nel nostro campionato attuale il capocannoniere Di Natale, a poche ore dalla fine, è "fermo" a 28 gol, beh.... Complimenti Ronaldo!
Un'altra soddisfazione dopo la Coppa del Re per i madridisti, visto che il Campionato è andato al Barcellona...


venerdì 20 maggio 2011

Le Cattedrali del Pallone

In una stagione deludente come questa per tutti i tifosi Juventini, il fatto che forse personalmente mi da più fastidio è che in estate verrà inaugurato il nuovo stadio di proprietà della Juventus, e non sarà utilizzato per nessuna partita europea. 
Infatti, a meno che non si crei una serie di (s)fortunati eventi, l'ultima giornata di questo campionato sancirà l'uscita definitiva della Vecchia Signora anche dall'Europa League.
Che sia un bene o un male dopo il rimpianto Champions, non so dirlo. 
Di certo è un peccato per quanto riguarda lo Stadio.


Ogni fede che si rispetti ha il suo luogo di culto: che sia una chiesa per i religiosi, una sfilata per i fashionisti o uno studios per cinefili e aspiranti attori poco importa, ciò che conta è trovare il posto adatto a creare un'atmosfera... mistica! Per i fedelissimi del calcio avrà quindi un ruolo fondamentale la struttura "Stadio".


Anche nella mia piccola realtà quotidiana è facile osservare come il Riviera delle Palme, stadio in cui gioca la Sambenedettese (attualmente militante in serie D), contribuisca ad accrescere la già grande fedeltà dei tifosi rossoblu.
Gli ultras Samb hanno infatti trasformato la curva nord nel "Tempio del Tifo".
Quanta dedizione ai colori rossoblu.... Non lo trovate splendido? Io si!!!

Chiusa la parentesi casalinga, per capire l'importanza di queste strutture, basterebbe spostarsi in Inghilterra o Spagna, dove, grazie agli stadi di proprietà, è stato possibile coniugare l'utile al dilettevole.
Infatti dal punto di vista economico le squadre che possono godere di uno stadio di proprietà aumentano notevolmente i profitti, e dal punto di vista del tifo ci troviamo di fronte alla possibilità di avere uno stadio sempre aperto, che si ponga come nuovo punto di aggregazione e pieno di curiosità.

Un esempio lampante: il Camp Nou, che ospita anche il museo del Barça



Ma di certo da Juventina, non posso non pensare al Santiago Bernabeu, dove il nostro capitano segnò quella splendida doppietta contro il Real Madrid...


Evito di dilungarmi perchè di stadi splendidi che fungono da vere e proprie Cattedrali del Calcio ce ne sono in quantità, ma mi auguro che questo nuovo progetto juventino sia di buon auspicio per il prossimo campionato.









giovedì 19 maggio 2011

La Principessa dell'Europa

E dopo le presentazioni, non potevo trattenermi dal passare subito ai fatti, spendendo due parole sulla serata di ieri.
Aspettando il momento in cui a Wembley una tra il Barça del ricercatissimo Guardiola e il Manchester United del ferreo Ferguson sarà incoronata Regina d'Europa(proprio come due anni fa), ieri sera a Dublino è stata proclamata la Principessa, e non sto parlando di Kate Middleton, fresca sposina di Inghilterra,



ma ovviamente del Porto, che grazie a un gol di Falcao si è aggiudicato l'Europa League 2010/2011.



Nonostante la partita non abbia emozionato come ci si aspetta da una finale di una competizione europea, qualcosa di interessante è emerso ugualmente.

Mi riferisco alle parole del tecnico Andrè Villas Boas, che sebbene abbia cercato di sviare l'attenzione da se stesso (“Siete troppo focalizzati su di me: è il Porto che ha vinto”), non ci è riuscito. Infatti ha dedicato la vittoria al già citato Guardiola, dicendo che è per lui una fonte di ispirazione costante.

I ringraziamenti per Mourinho però non sono mancati, visto il passato che lega gli Special One & Two!
Questa vittoria e queste dichiarazioni testimoniano quanto il giovane allenatore non sbagli un colpo, essendo in grado di carpire il meglio da questi due grandi del calcio attuale (perchè, nonostante non sopporti il carattere di Mourinho e il suo continuo mettere zizzania, devo riconoscere le sue doti...)
Cosa ci riserverà questo personaggio in futuro? Sono decisamente curiosa! 


Perchè una volta non ci porti pure me?

Erano gli anni Sessanta quando Rita Pavone intonava questa frase nel suo successo La Partita di Pallone.
Siamo ormai nel 2011, ma ancora oggi quello del calcio resta un ambiente maschile, nonostante tante donne ne abbiano fatto una mania e una professione, basti pensare alle croniste sportive, alle giornaliste, alle procuratrici o a chi, come Carolina Morace, è addirittura riuscita ad allenare una squadra tutta maschile.
Purtroppo sento fin troppo spesso commenti del tipo "una donna che vuole capire di calcio", "a voi piacciono solo i calciatori", e mi sono abituata alle facce stupite degli amici quando entro nell'argomento.
Proprio per questo ho deciso di creare questo blog, per avere il mio spazio, da donna, per parlare di quello che amo, il calcio, senza nessuna presunzione, ma motivata dalla passione.
Il campionato è ormai quasi agli sgoccioli, perciò mi resta da commentare una sola giornata e poi... Tanto calciomercato, Coppa America, amichevoli e iniziative!
A presto allora appassionati!